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Pyraos: il gioco di ruolo del futuro
a cura di Alessandro Gatti e Paolo Fasce
Ecco un altro gioco di riflessione denso di significati ruolistici.
Pyraos è stato vincitore dell'ambito premio "Il gioco dell'anno"
assegnato presso il Festival Italiano dei Giochi dalla rivista
Agonistika News nell'ormai lontano 1994.
La giuria, presieduta dal ludico luminare Giampaolo Dossena e da
Sergio Valzania, ha riconosciuto, a parer mio, il valore dell'intera
collana dell'Unicopli, e cioè Quarto! dell'anno prima (vincitore
di numerosi premi internazionali), e Quixo, dell'anno dopo.
Giurati anche preveggenti? Mah...
Il gioco ha regole semplici, ma come per ogni esercizio di intelletto
può diventare complesso nelle strategie, pur apparendo, data
la brevità della partita, molto tattico.
È certamente indicato per le petronille, è infatti
interpretabile come sfoggio di sapiente gestione delle risorse.
Passiamo ad una descrizione precisa.
Due Faraoni egiziani, ma alcuni vogliono vedere due Imperatori aztechi,
si contendono il primato di una piacevole vita futura cercando di
impossessarsi dell'unica tomba disponibile.
Chi piazzerà l'ultimo mattone possiederà la casa della
vita eterna.
La posta è quindi alta.
I giocatori/faraoni dispongono di un numero eguale di palline/mattoni,
di diverso colore, che a turno piazzano sul tavoliere.
Questo è formato da una tabella 4x4, al di sopra della quale
si poggiano le pedine/palline, su di esse si può, ovviamente,
ancora costruire, quindi sopra c'è un virtuale tavolere di 3x3
e sopra questo uno 2x2, fino alla cima, di una pallina soltanto.
Quando si verificano certe condizioni (quattro palline a forma di
quadrato del proprio colore) è possibile ritirare dal tavoliere
due propri pezzi, purchè liberi, cioè che non reggono
altre palline.
Quando si forma un pezzo di tavoliere stabile più elevato si
può scegliere di innalzare una risorsa già giocata in
alto, senza sprecare un mattone dalla propria riserva, sempre che non
si faccia crollare niente.
Il gioco è bellissimo anche visivamente, abbiamo provato a
giocarlo con le pedine di Othello, ma pur tecnicamente possibile,
è molto meno carnale.
Potete poi immaginare una piramide così piatta?
Inutile dire che il Labyrinth organizza tornei dimostrativi per
esordienti che sono gratuite per i lettori di MazURKA! e che il
vincitore l'anno scorso è stato invitato a partecipare alla
finale del 1° Campionato Italiano svoltosi a settembre a Cattolica,
contestualmente al 2° Campionato Italiano di Quarto! e al torneo
su 20 giochi diversi "Il Giocatore dell'anno", questi ultimi vinti
dall'othellista Michele Comerci.
Corpore sano in mens sana!
Sul prossimo numero "Forza 4: il gioco di ruolo del futuro", un
grande classico con possibilità di varianti avanzate e
centrifughe.
Questo articolo è il secondo di una trilogia di articoli
dedicati ai giochi di riflessione, visti in chiave ruolistica.
È apparso su MazURKA!, la rivista di fumetti e giochi genovese
in edicola a Genova o ottenibile per abbonamento.
Per informazioni contattate gli autori dell'articolo.